Filosofo tedesco. Studiò all'università di Tubinga, nella quale fu
poi professore di Logica e di Metafisica (1750-82). Seguace inizialmente di Ch.
Wolff, presto se ne staccò, negando "l'armonia prestabilita",
ossia la concezione fondamentale del sistema filosofico di Leibniz e
orientandosi invece verso una metafisica dualistica di tipo cartesiano.
Importanti sono i suoi scritti di logica:
Primaria monadologiae capita
(1748),
Principia de substantiis et phaenomenis (1752),
Fundamenta
philosophiae speculativae (1759),
Methodus calculandi in logicis
(1763) (Stoccarda 1716 - Tubinga 1790).